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dora (sabato 11 settembre 2010) Categoria: Altro
torte e liquorino
Giornata domestica; domani ci sarà una sagra "delle erbe palustri" La figlia di F. pur essendo laureata in legge, gestisce insieme al marito il suo ristorante, proprio lì. Le farò due torte: la mantovana e la torta di cioccolata. Non sono una brava cuoca per i dolci, ma questi due sono veramente speciali, e sono ormai "collaudati " da varie bocche!! E poi, liquorino di liquirizia per gli amici. Quindi oggi FORNELLI a gogò. Come Assunta darò un'occhiatina al pc, ogni tanto, perciò se ci siete battete un colpo! Vedrò di rispondere. CIAO.
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Carlo (lunedì 13 settembre 2010)
Torta alla crema di limone

Dosi per: 8
panna 500 ml
farina 320 g
tuorlo 2
uova 6
burro 140 g
zucchero 280 g
limone 4
zucchero a velo 1 cucchiaio

Esecuzione:
Lavate i limoni, asciugateli con un canovaccio, grattugiate la buccia di 2 limoni e spremeteli tutti e 4.
Versate in un tegamino la panna e fatela ridurre leggermente.
Fate ammorbidire in una terrina 120 g di burro a temperatura ambiente, aggiungete 120 g di zucchero, lavorateli insieme fino ad ottenere una crema omogenea e gonfia. Unitevi un tuorlo, un cucchiaio di panna, mescolate, quindi incorporate poco alla volta 300 g di farina. Lavorate fino ad ottenere un impasto omogeneo, copritelo con un canovaccio e fatelo riposare per circa 30 minuti.
Fondete in un tegamino il burro rimasto, imburrate una teglia del diametro di circa 30 cm, quindi infarinatela con la farina rimasta.
Stendete la pasta in una sfoglia sottile, con cui foderate la tortiera. Bucherellate il fondo con le punte di una forchetta, foderate con un foglio di carta vegetale, quindi riempite con legumi secchi. Ponete la tortiera in forno preriscaldato a 180° circa e lasciate cuocere per circa 15 minuti.
Battete un tuorlo con una forchetta.
Toglietela la tortiera dal forno, eliminate i legumi secchi e il foglio di carta vegetale, spennellate il fondo con il tuorlo battuto e ponetela nuovamente in forno e lasciate cuocere per circa altri 5 minuti.
Versate in un tegamino il succo di limone, aggiungete lo zucchero rimasto, ponete sul fuoco, portate ad ebollizione, quindi lasciate cuocere per un paio di minuti, mescolando di tanto in tanto, finchè lo zucchero sarà completamente sciolto.
Mette in una terrina le 6 uova, lavoratele leggermente con la frusta elettrica, unitevi a filo lo sciroppo di limone, lavorando sempre con la frusta elettrica, aggiungete la panna ridotta rimasta, quindi passatela al colino e incorporate la buccia grattugiata del limone.
Versate il composto nella tortiera, quindi ponete in forno preriscaldato a 150° e lasciate cuocere per circa 30-40 minuti. Trascorso tale tempo togliere la torta dal forno, cospargerla con lo zucchero a velo, quindi fatelo caramellare leggermente sotto il grill.

Carlo (lunedì 13 settembre 2010)
SBROGLIABUDELLA


Ingredienti
2 litri di grappa, 20 bacche di ginepro, 3 pezzetti di radice di genziana, un rametto di assenzio, un rametto di ruta, 4 cucchiai di miele, 5 foglie di menta selvatica, 5 gr. di cannella, 40 gr. di zucchero.
Preparazione
Dopo aver pulito bacche, foglie e radici mettetele a macerare in un contenitore di vetro con grappa, miele, zucchero e cannella. Chiudete bene il vaso ricordando di rovesciarlo ogni 4 giorni. Lasciate in questo modo per una quarantina di giorni, poi filtrate ed imbottigliate
Carlo (lunedì 13 settembre 2010)
LIQUORE AL CIOCCOLATO



Ingredienti
250 gr. di alcool a 90°, 250 gr. di cacao amaro in polvere, 1kg di zucchero, 1 pezzettino di vaniglia, 1 litro di latte.
Preparazione
Mettete sul fuoco, in una pentola smaltata, latte, zucchero, un pezzettino di vaniglia e cacao, precedentemente mescolati a freddo. Lasciate bollire il composto per soli 3 minuti, poi toglietelo dal fornello e fatelo raffreddare. Quando sarà freddo, unitevi l'alcool, rimescolando bene; dovrete ottenere un liquido cremoso. Versatelo allora in una bottiglia e chiudetela bene. Il liquore sarà pronto per essere degustato dopo una settimana di conservazione
Assunta (lunedì 13 settembre 2010)
12:30 del13-09-2010
Ciao caro Carlo, "sbroglia budella" non l'avevo ancora sentito, ti prometto che appena avrò un po' di tempo in più, cercherò di seguire le tue ricette,
In questa veste di intenditore di piatti e liquori, mi piaci! Se sai anche rigovernare la casa e fare la spesa, penso che quasi, quasi, sei da sposare. Ci pensi! Avere un marito che da una mano in tutto, meraviglie delle meraviglie, parlo, perchè io non sono abituata ad un uomo così.
Buona giornata Carlo e buone vacanze. (Non so se ti sono finite).
PS: nella ricetta dello sbroglia budella, dici: ogni quattro giorni (rovesciarlo), cosa intendi? Rimescolare o capovolgerlo. Ancora ciao!
Carlo (lunedì 13 settembre 2010)
@ Assunta

Io cucino da quando andai ad abitare da solo (avevo 19 anni),la mia non è vera passione per la cucina,diciamo che faccio molta molta fatica ad accontentarmi di come cucinano molte persone.
Me la cavo molto bene (a detta di molti) con i primi piatti (lasagne e tagliatelle a partire da acqua uova e farina) qualche secondo piatto qualche dolce pesce in tutti i modi e qualche liquorino.
Per quanto riguarda la gestione della casa apparecchiare sparecchiare passare l'aspirapolvere lavare i piatti non mi ha mai pesato ne quando ho vissuto da solo (come ora ) ne quando ho avuto compagna o moglie.

Sbrogliabulla?
scusa intendevo rimescolare o agitare.

Per le vacanze ora sono a Vieste,poi andrò qualche giorno in Trentino a passeggiare in montagna.
Sarò in ferie fino al 08/10/2010
Assunta (lunedì 13 settembre 2010)
13:47 del 13-09-2010
L'ho detto io che eri da sposare! trovo un uomo che si da da fare, anche soltanto perchè è obbligato dagli eventi, molto affascinante. E si! Caro Carlo, ne sono convinta.
Buon proseguimento di vacanze, è tantissimo che non faccio delle lunghe passeggiate in montagna, quindi una piccola camminata, me la puoi dedicare? Io andavo sulle montagne dell'interland lecchese Valsassina, Resegone, Valtellina, ecc.....e poi quando volevamo esagerare, si proseguiva verso Livigno. Che tempi!!!!!!!!!!!!!
dora (lunedì 13 settembre 2010)
Ciao,caro orso dal cuore d'....oro! Quando ho visto il tuo nome mi si è allargato il cuore! Avevo bisogno di leggere quacosa che mi riportasse a cose reali. La ricetta di un dolce, o quella del liquore, ma soprattutto la tua pacatezza, la tua signorilità. Sei grande! Stavo pensando appunto se concludere la mia "esperienza" di chattatrice, visto che prima di scoprire questo sito, vivevo magnificamente. Ma le parole di Assunta e..... la sola vista del tuo nome, mi hanno indotto a scrivere ancora.GRAZIE.
Carlo (lunedì 13 settembre 2010)
@dora

Perchè intendevi chiudere la tua esperienza di CHATTATRICE?
Carlo (lunedì 13 settembre 2010)
A me sembri sempre in tema nei tuoi post.
dora (lunedì 13 settembre 2010)
Forse dovresti leggere un paio dei post di ier! C'è stato un po' di scompiglio qui a Esternando e io ne sono stata la "innescatrice" ma giuro, involontaria!Leggi e capirai il senso di queste mie ultime esternazioni
Carlo (lunedì 13 settembre 2010)
Da non "in diretta" come me leggere i post arretrati è un pò ostico,nel senso che non sò se quella che vedo io è la grafica definitiva del forum oppure se io ne visualizzo una provvisoria,ma trovo il tutto un pò alla "rinfusa",a volte non riesco a trovare dei post a cui ho risposto.
Ma forse sono solo io che dedico poco tempo alla navigazione e di conseguenza a questo forum,probabilmente non ho ancora capito come orientarmi.
dora (lunedì 13 settembre 2010)
Ultimamente io entro non da internet explorer ,ma da Sea monkey.Quando si apre la pagina di google, digito Esternando, clicco e sono nel sito. Nella pagina in basso ci sono quei numeri che ti fanno tornare indietro di una, due, tre pagine ecc. Non mi sembra complicato ,ma forse dipende dalla commessione! Santo cielo, non capisco niente o quasi di internet, e ti dò pure dei consigli!Ora sei in ferie e quando non hai di meglio da fare fa' delle prove!
Carlo (lunedì 13 settembre 2010)
Sono anni che non uso internet explorer,ho un pò di allergia per i prodotti spioni di zio Bill (Gates).
io uso firefox e una internet key
a volte al posto di quest'ultima anche il cellulare (ha un'operatore diverso).
Per quanto riguarda i numeri in basso delle pagine,io non li vedo,continuo a pensare che non visualizziamo la stessa grafica noi utenti "non in diretta"
Carlo (martedì 14 settembre 2010)
Questa notte al posto del pensierino vi lascio una ricettina:

"È arrivato un tipo strano, pare un matriciano" così venivano appellati i simpatici abitanti della fiorente cittadina e persino il Belli li ha fatti oggetto di una maligna guerra di penna.

Nonostante questo, prima con i formaggi ed il maiale e poi con il pomodoro, Amatrice ha ben meritato di conquistare un primo posto a tavola.

Roma difendeva bene i suoi spaghetti e le sue fettuccine, con impegno e costanza, ma poi, alla fine, ha dovuto capitolare.

I bucatini "alla amatriciana, per dirlo alla romana, restano e resteranno sempre la pietanza dalle "5 P", Pasta, Pancetta, Pomodoro, Peperoncino e Pecorino.

Esistono di questo piatto numerose varianti e la più conosciuta è quella senza pomodoro, detta "alla Grìcia".

Questo piatto viene ricordato da alcuni storici della cucina come quello del "fischio", perché se si succhia,con troppa frenesia, il boccone, il bucatino intriso di sugo, emette un fischio non del tutto garbato ma di sicuro divertente.

Occhio comunque alle giacche, cravatte, camice e camicette, perché il bucatino non perdona.



BUCATINI ALLA AMATRICIANA

Ingredienti per 4 persone:
320gr di bucatini
120gr guanciale
250gr di pomodori maturi o di pelati
4 cucchiai di pecorino
½ peperoncino rosso piccante
1 o 2 spicchi d'aglio
4-o 5 foglie di basilico
3 cucchiai d'olio d'oliva 1/2 bicchiere di vino bianco

Tempo di preparazione: 30 minuti circa.

Tagliatela a pezzetti piccoli il guanciale

Poi preparate i pomodori, levando la pelle e tagliandoli in piccoli pezzi, che andranno poi messi in un tegame con sale, aglio e fatti cuocere, a fuoco medio, per circa dieci minuti.

Aggiungete poi al sugo le foglie di basilico, lavate ed asciugate, per altri cinque minuti di cottura; al termine togliete sia l'aglio che il basilico.

A parte fate cucinare lentamente la pancetta ed il peperoncino, fintanto che il grasso si sciolga bene,sfumate con 1/2 bicchiere di vino bianco.

Preparate i bucatini in acqua abbondante, e giustamente salata, e quando saranno "al dente" scolateli e poneteli in una terrina.

Aggiungete il pomodoro, la pancetta ed il pecorino e mescolate il tutto bene, lasciandoli poi riposare coperti per un paio di minuti.

La ricetta può essere "ammorbidita" sostituendo il parmigiano al pecorino ed aggiugendo un pò di cipolla al soffritto di pancetta.
Assunta (martedì 14 settembre 2010)
0:59 del 14-09-2010
Caro Carlo, ti riveli sempre di più un'enciclopedia nell'arte culinaria, le tue ricette, con tanto di spiegazioni fuori campo, sono perfette. se vai avanti così, mi farò invitare a cena da te, naturalmente, cucinerai tu, star seduta ed essere servita da un uomo, dev'essere magnifico.
dora (martedì 14 settembre 2010)
Li ho mangiati dalla "sora Lella " a trastevere, quando mio figlio Tommy faceva la Luiss! Non ho tempo per leggere la ricetta, ma ovviamente la conserverò. Non sapevo di quel detto del Belli. Ciao, c'è molto da imparare con te: Grazie di esserci.DEVO SCAPPARE( sai il famoso cartellino da timbrare) Ci sentiamo pomeriggio: NON SPARIRE!!! A proposito, amici CIAO A TUTTI!!!!
Anonimo (martedì 14 settembre 2010)
provo a inviare dallavoro. Sai la ricetta della amatriciana alla Gricia?Sono Dora.
Carlo (martedì 14 settembre 2010)
@ Dora
mi avevi fatto la stessa richiesta in un altro post,
te la ripropongo anche quì:

Spaghetti alla Gricia

Questa piatto, non e' altro che la versione in bianco dei bucatini all'amatriciana, cioè senza il pomodoro. Stiamo parlando degli Spaghetti alla Gricia.
Il nome deriva da Grisciano, una frazione del Comune di Accumoli, a pochi chilometri da Amatrice; a Grisciano, tutti gli anni, la domenica successiva a Ferragosto si tiene la cosiddetta "Sagra della Gricia".
Ecco gli Ingredienti per 4 persone: 320 g. di pasta tipo "spaghetti", 100 g. di guanciale, 80 g. di pecorino stagionato, ½ bicchiere di vino bianco, peperoncino, Sale fino, Sale grosso, un cucchiaio d'olio scarso.
Lessare la pasta in abbondante acqua salata.
Nel frattempo, versare appena d'olio in una padella antiaderente e rosolarvi il guanciale precedentemente tagliato a listarelle insieme al peperoncino; appena il grasso diventa trasparente, unirvi il vino bianco e fare evaporare.
Scolare la pasta e saltarla nella padella dalla quale precedentemente sara' stato tolto il peperoncino; mantecarla con un'abbondante spolverata di pecorino grattugiato e servire.


dora (martedì 14 settembre 2010)
So di averti fatto già la stessa richiesta, ma visto che a volte non hai modo di leggere (e tenendoci molto) ho preferito fartela due volte! Non si sa mai!!!!!!
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